Elenco dei Vincitori – III Edizione 2023
Nella riunione del giorno 19 giugno 2024 la giuria, presieduta dal professor Massimo ONOFRI, ha deciso la sottostante classifica di merito. Il Presidente del Premio, Mario Zedda, esprime le sue congratulazioni ai vincitori per il brillante risultato conseguito e ricorda che, per poter ritirare i premi in denaro o in oggetti d’arte, è obbligatoria la partecipazione alla cerimonia di premiazione, che si terrà a Fordongianus (OR) presso la Sala Congressi del Sardegna Grand Hotel Terme domenica 15 settembre 2024 con inizio alle ore 18,00. La mancata partecipazione da diritto alla ricezione della sola pergamena. Si pregano gli autori premiati di voler comunicare quanto prima all’indirizzo mariozedda@yahoo.it la disponibilità alla partecipazione, il numero del volo, la provenienza, il giorno e l’ora di arrivo e di ripartenza. L’Associazione Culturale Premio Letterario Nazionale Forum Traiani mette a disposizione due Bus navetta da nove posti in coincidenza con i voli di arrivo e partenza in collegamento con l’aeroporto di Cagliari Elmas al fine di ridurre al minimo il disagio ai partecipanti.
Sezione Narrativa:
1° Premio – Giorgio NISINI, Aurora, HarperCollins, 2023.
2° Premio – Vindice LECIS, L’ombra del sant’Uffizio, Nutrimenti, 2022.
3° Premio – Francesca Romana FABRIS, Chiamalo amore, Carabba Edizioni, 2023.
Sezione Saggistica:
1° Premio – Andrea AGLIOZZO, Mutarsi in altra voce. Metrica, storia e società in Franco Fortini, Quodlibet, 2023.
2° Premio –Antonio DI GRADO, La brigata delle ombre. Scrittori e artisti nella guerra di Spagna, La Nave di Teseo, 2023.
3° Premio – Gabriele FICHERA, Romano Bilenchi: Storia e antologia della critica 1938-2018, Cadmo Edizioni, 2022.
Sezione Poesia edita:
1° Premio – Laura PUGNO, I nomi, La Nave di Teseo, 2023.
2° Premio – Carlo FOCARELLI, Dall’aldilà. Poesie di guerra, Puntoacapo Edizioni, 2023.
3° Premio – Daniela RAIMONDI, I fuochi di Manikàrnica, Puntoacapo Edizioni, 2020.
Premio speciale della giuria a:
Marco CAPRIOTTI, L’improvvisazione poetica nell’Italia del Settecento, voll. 1 e 2, Accademia dell’Arcadia, 2022.
Il Premio Forum Traiani per la Letteratura è stato assegnato alla professoressa Fausta GARAVINI con la seguente motivazione:
Gli occhi dei pavoni, il romanzo opera prima vincitore del Premio Mondello, che Fausta Garavini pubblicò nel 1979, entusiasmò letteralmente Luigi Baldacci, uno dei più grandi critici militanti del secondo Novecento italiano. Baldacci – che era uomo che detestava i superlativi – parlò di «grande romanzo simbolista» o, meglio ancora, del «pregio di una scrittura creativa e nascente, sempre mantenuta sull’arduo crinale del simbolismo, senza mai uno scadimento». Sarebbero arrivati poi per diversi editori, a conferma d’un talento sicuro e prolifico, Diletta Costanza (1996), Uffizio delle tenebre (1998), In nome dell’imperatore (2008), Diario delle solitudini (2011), Il tappeto tunisino (2018). Ma nel 2014 c’era stato il coraggioso Le vite di Monsù Desiderio (2014), dedicato a un pittore secentesco straordinario, ma oltraggiato e rimosso per quell’irredimibile senso di catastrofe, per quell’incombente sentimento di morte che, con le sue inquietanti opere di angosciosa architettura, lo pongono ancora al centro d’un teatro di rovine dentro una notte che pare senza fine. Romanzi, s’aggiunga, tutti riproposti o in corso di ristampa per La nave di Teseo. Senza dire dei numerosi racconti apparsi in questi anni sulla longhiana e bantiana «Paragone», che oggi co-dirige, o raccolti nel 2012 nel volume Storie di donne. Questo creativo è soltanto un aspetto della multanime e complessa personalità di Fausta Garavini, la quale è a ragione celebrata anche per la magistrale traduzione dei Saggi di Montaigne, ancora disponibili per i tipi dell’editore Adelphi. E che dire della francesista autrice di numerose e prestigiose curatele o della brillante saggista e storica della letteratura dall’ampia apertura di compasso? Per quest’ultima vocazione si ricordano – molti dei quali libri tradotti in Francia – almeno La letteratura occitanica moderna (1970), I sette colori del romanzo. Saggio sulla narrativa di Robert Brasillach (1973), Il paese delle finzioni. Saggi sulla narrativa francese fra Sei e Settecento (1978), La casa dei giochi. Idee e forme nel Seicento francese (1980), Parigi e provincia. Scene della letteratura francesi (1990), Mostri e chimere. Montaigne, il testo e il fantasma (1991), Controfigure d’autore. Scritture autobiografiche nella letteratura francese (1993). Fausta Garavini ha dimostrato in questi decenni di possedere tutte le qualità d’una poligrafa dotata di tutto nel campo delle discipline umanistiche: grande competenza traduttologica, vocazione interculturale, rigore filologico, immaginazione narrativa, intelligenza critica, originalità stilistica, fino ad accreditarsi come una delle figure più complesse della nostra contemporaneità culturale, anche, forse per elegante discrezione e naturale riservatezza, rimasta troppo in ombra per questi tempi chiassosi. Per tutte queste ragioni le viene assegnato all’unanimità il Premio Forum Traiani per la Letteratura.
Massimo Onofri
Il Premio Forum Traiani alla Carriera è stato assegnato al professor Attilio MASTINO con la seguente motivazione:
Nato a Bosa nel 1949, ha dedicato la sua brillante carriera all’insegnamento e alla ricerca nell’ambito della Storia romana e dell’Epigrafia, apportando in entrambi i campi significativi contributi al dibattito scientifico italiano e internazionale.
La sua carriera accademica, iniziata nel lontano 1973 all’Università di Cagliari, si è dal 1981 interamente sviluppata a Sassari dove, nel corso di un quarantennio, è stato una figura centrale nella vita dell’ateneo turritano. Numerosi i ruoli di rilievo ricoperti all’Università di Sassari, tra i quali direttore del Dipartimento di Storia; direttore del Centro di Studi Interdisciplinari sulle Province Romane; preside della Facoltà di Lettere e Filosofia; coordinatore del Dottorato di ricerca “Il Mediterraneo in età antica” per arrivare infine alla massima carica accademica: Rettore dell’Università di Sassari dal 2009 al 2014. Professor Mastino ha dimostrato una forte dedizione all’internazionalizzazione dell’istituzione oltre che una costante attenzione ai suoi rapporti sociali ed economici con il territorio.
Tra i massimi epigrafisti in Italia, professor Mastino ha diretto gli scavi archeologici di Uchi Maius (1994-2014) e le ricerche epigrafiche a Thignica in Tunisia (2015-2019). Fondatore e presidente del Comitato organizzatore dei Convegni su “L’Africa Romana”, ha inoltre fondato e diretto la Scuola Archeologica Italiana di Cartagine dal 2016 al 2022, coordinando i gruppi italiani impegnati in Tunisia e contribuendo a scoperte significative in tutto il Nord Africa. Nella sua ricchissima produzione scientifica, ha esplorato la storia e l’epigrafia della Sardegna antica e ha presentato documenti originali dell’Africa Proconsolare e delle Mauretanie. Dal 2020 è membro del Consiglio di Amministrazione dei Musei Reali di Torino su nomina del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici. È direttore del periodico internazionale di epigrafia “Epigraphica” e membro di numerose Società e Accademie. Ha al suo attivo oltre 400 pubblicazioni di carattere scientifico. Le sue ricerche hanno coperto un ampio spettro geografico, comprendendo la Numidia, la Tripolitania, la Cirenaica, la Corsica, la Narbonense e la Sicilia. Impossibile sarebbe darne qui conto, anche solo sinteticamente: è doveroso ricordare almeno alcuni tra i contributi alla conoscenza della Sardegna romana, come gli studi sulla dedica del Tempio del Sardus Pater, sulla Tavola di Esterzili e sull’iscrizione latina posta sull’architrave del nuraghe Áidu Entos, presso Mulargia.
La sua carriera è stata segnata dall’ispirazione ricevuta da importanti maestri come Giovanni Lilliu, Giovanna Sotgiu, Guido Clemente e Piero Meloni. Le sue lezioni hanno trasmesso non solo conoscenza, ma anche passione per la scoperta e la valorizzazione del patrimonio storico e archeologico, influenzando generazioni di studenti e colleghi. Anche al termine della sua lunga carriera accademica, il professor Attilio Mastino continua a dedicarsi ai suoi studi, mostrando un’instancabile disposizione alla ricerca e alla conoscenza storica. Per tutte queste ragioni gli viene conferito all’unanimità il Premio Forum Traiani alla Carriera.